La scarpa rappresenta un elemento imprescindibile della giornata di un uomo. Calde, aperte, basse, alte, colorate tutti le possediamo oggi giorno. Ma com’era la vita prima che le scarpe fossero inventate?

È difficile immaginare come fosse vivere senza scarpe prima della loro invenzione.

L’invenzione delle scarpe deriva da un reale e pratico bisogno di protezione. Questo semplice bisogno umano di protezione nel tempo ha dato vita a un’industria di design sempre crescente.

Dalla preistoria passando dall’antichità fino al tempi moderni le scarpe hanno conservato in linea generale le stesse caratteristiche protettive ma subendo una variazione riguardo a materiale, tessuti e colori che dipendevano dall’area geografica, quindi alle condizioni climatiche e ai materiali presenti in natura.

L’evoluzione della calzatura può essere divisa in base alle diverse ere storiche.

Preistoria (2,5 milioni di anni fa fino al 1250 a.C.)

Antichità (1250 a.C. barra 476 d.C.)

Medioevo (476 al 1453)

Prima Era moderna (1453 al 1918)

Era Moderna (1918 a questi giorni)

Storia della Calzatura dalla preistoria al medioevo.

Quando è apparsa la prima calzatura? Il 1991 è un importante data riguardo alla storia delle scarpe in quanto in questo anno, al confine tra Austria ed Italia, gli archeologi scoprirono un esemplare di essere umano mummificato vissuto circa 3300 anni fa. Questo viaggiatore delle Alpi indossava delle calzature fatte di pelle di orso e paglia.

Non c’è uno specifico tipo di calzatura che definisce l’inizio della storia delle scarpe. Questo perché le differenti calzature rinvenute variano per materiali in base al clima delle differenti regioni.

Ad esempio, nelle regioni del Sud sono state rinvenute molte calzature a mo’ di sandalo fatte perlopiù di papiro. Nel tempo le calzature hanno subito migliorie grazie all’inizio della migrazione dei popoli in altre regioni, della colonizzazione e del commercio che permetteva il confronto con nuovi materiali e culture diverse.

Il primo sandalo fu rinvenuto nell’antico Egitto ed erano fatti di foglie di Palma, papiro e cuoio grezzo. All’inizio solo i faraoni potevano indossarli in quanto segno di distinzione delle classi sociali.

Riguardo all’ evoluzione e alla cultura delle calzature non si può non menzionare la Cina. Il trend della Cina è davvero molto difficile da capire per le culture occidentali in quanto per diversi decenni il canone di bellezza cinese riguardo i piedi era il “Golden Lotus” che si sviluppò particolarmente tra il X e XI secolo.

Il Golden Lotus aveva l’intenzione di mantenere il piede piccolo ricorrendo a fratture del piede volutamente causate ed attraverso il bendaggio forzato dei piedi all’interno di specifiche calzature atte a rimpicciolire il piede. Piedi piccoli erano considerati un segno di grande bellezza.

Anche la storia romana e greca rimanda all’utilizzo dei sandali come principale tipologia di calzatura. A differenza di quelli egiziani i sandali greci e romani erano alti fino al ginocchio con molti lacci.

 In molte culture le calzature non erano specifiche e diverse tra uomini e donne.

Durante l’età medievale la calzatura comincia a subire dei cambiamenti e diventa un accessorio colorato e dettagliato di design e bellezza. Il tacco, ad esempio, venne introdotto proprio nel Medioevo ed inizialmente usato esclusivamente dagli uomini.

Anche la scarpa a punta risale al medioevo e durante il periodo gotico la punta delle scarpe poteva raggiungere anche il mezzo metro di lunghezza.

La punta della scarpa rappresentava lo stato sociale ed alcune punte erano così lunghe da aver bisogno di essere legate alla gamba con uno speciale laccio per rendere possibile la camminata.

Era moderna 

Durante la prima era moderna che va dal 1453 al 1918 le calzature tra uomo e donna vennero differenziate.

Gli uomini furono i primi ed unici inizialmente ad indossare i tacchi. Durante il Rinascimento i Re in Europa indossavano scarpe con tacchi molto alti per dimostrare la loro supremazia. Il periodo barocco è uno dei periodi più complessi, pretenziosi e che prevedeva scarpe con costosi materiali come seta, velluto e decorazioni floreali e tacchi colorati.

Il barocco lasciò spazio al rococò dove le scarpe diventarono molto più importanti per le donne ma fu solo all’inizio del XIX secolo che le scarpe tra uomo e donna si differenziarono per colore, tacco e forma.

Il più grande cambiamento nel mondo delle calzature avvenne durante la rivoluzione industriale quando nacquero le prime fabbriche che producevano scarpe. E finalmente dalla metà del XIX secolo le scarpe divennero diverse per piede destro e piede sinistro ed accessibili a tutte le classi sociali.