Piedi sani o piedi belli? Questo dilemma spesso porta le donne a dover scegliere se affidare i propri piedi al podologo o all’estetista, generando confusione circa le competenze delle due figure professionali.

E’ da premettere che  entrambe le figure professionali sono inquadrate per legge nei rispettivi ruoli, seppur nettamente diversi, occupandosi della parte estetica l’estetista e della salute e trattamento sanitario, il podologo.

La definizione dell’attività di estetista e suo ambito di applicazione sono regolamentati dalla legge n. 1 del 1990 che definisce come attività di competenza dell’estetista:

“tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l’aspetto
estetico, modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti. Sono escluse dall’attività di estetista le prestazioni dirette in linea specifica ed esclusiva a finalità di carattere terapeutico (art. 1, 3 comma, L. n. 1/1990). ”

L’Estetista consuegue il proprio titolo presso Scuole e Centri di formazione e durante tale periodo di formazione teorico/pratica, incentrata prettamente sulle materie di interesse estetico, acquisisce nozioni in ambito di psicologia ed anatomia generale.

Il Podologo consegue la sua qualifica attraverso una Laurea abilitante alla professione sanitaria  presso la facoltà di Medicina e Chirurgia e durante il suo percorso formativo teorico/pratico sostiene esami per più di 40 discipline afferenti all’area di competenza medico/chirurgica generale e podologica specifica.

Una volta chiariti i rispettivi profili, si può concludere che, non si deve realmente fare una scelta tra affidarsi al podologo o all’estetista ma che semplicemente ci si rivolge ad una figura professionale piuttosto che all’altra in casi diversi, in base alle propri necessità: se si necessita di una “rifrescata estetica” ci si affida all’estetista, se si vuole approfondire o conoscere lo stato di salute dei propri piedi e capire il perchè di problematiche quali calli, helomi, micosi, unghie distrofiche, discromiche, dolore ecc. è necessario consultare un esperto sanitario del piede che vi spiegherà il motivo dell’insorgenza di determinate problematiche e vi proporra un adeguato approccio risolutico/palliativo o preventivo. Quind piedi felici ovvero piedi sani.

Entrambe le figure professionali operano per il conseguimento del benessere del paziente/cliente preso in carico e la  definizione di benessere, che è davvero molto ampia, si può riassumere come “Stato felice di salute, di forze fisiche e morali”. Inoltre lo stato di benessere ha una importante componente psicologica la quale passa dall’aspetto estetico a quello di salute; quindi, nell’interesse reciproco di podologi ed estetisti di garantire uno stato di benessere alla persona presa in carico, si dovrebbe sempre operare nel rispetto delle normative vigenti e dell’obbligo morale di attenersi alle competenze della propria professione. Per questo motivo, così come il Podologo ha il dovere di indirizzare i suoi pazienti a rivolgersi a medici specialisti o altre figure sanitarie per materie e pratiche che esulano dalla sua competenza, l’estetista ha il dovere di indirizzare il proprio cliente a consultare chi di competenza per qualsiasi pratica curativa e non prettamente finalizzata ad un risultato estetico.

Non ci si deve comunque aspettare che, una volta usciti da uno studio podologico, i nostri piedi abbiano un aspetto esteticamente non curato. Il benessere passa prima di tutto dalla salute e dei piedi sani non possono che essere dei piede belli!