Il piede piatto è caratterizzato dalla riduzione dell’arco platare  longitudinale mediale che si rende evidente osservando l’impronta plantare al podoscopio la quale mostrerà un’aumento dell’istmo, ovvero la porzione intermenìdia del piede, corrispondente all’arco plantare, che collega l’avampiede al retropiede. Questa terminologia fa riferimento ad una conformazione anatomica del piede caratteristica in cui l’arco plantare è ridotto o assente. Nei casi più gravi si associa la caduta dell’osso scafoide che fa assumere all’impronta una dimensione addirittura aumentata a livello dell’istmo centrale. Fino ai 6 anni circa di vita il piede piatto è fisiologico.

Il piede piatto può causare o si associa a diverse altre problematiche che interessano tutto l’arto inferiore come problematiche posturali di gamba, pelvi e colonna vertebrale, problematiche del passo nella sua fase propulsiva (di avanzamento), alluce rigido, callosità ma soprattutto fascite plantare, tendinite dell’Achilleo e una anormale distribuzione del carico corporeo sul piede.