PROBLEMATICHE DELL’ALLUCE

Se ti capita di avere dolore all’alluce ma non hai l’alluce valgo (cipolla) allora potresti avere un’altra problematica molto comune ma meno conosciuta. ovvero l’alluce rigido.

L’alluce rigido rientra tra le problematiche dell’alluce come l’alluce valgo. E’ caratterizzato dalla ridotta o assente dorsiflessione durante la camminata.

L’articolazione dell’alluce smette di lavorare bene e inizia ad infiammarsi fino all’anchilosi cioè la perdita della sua naturale struttura e funzionalità.

I motivi che portano all’alluce rigido sono diversi. Può esserci una predisposizione genetica.

Cos’è l’alluce rigido

L’alluce Rigido come tutte le problematiche dell’alluce è una patologia a carattere progressivo che interessa l’articolazione del primo raggio (alluce e primo osso metatarsale).

L’alluce limitus/rigido è caratterizzato dalla ridotta dorsiflessione dell’alluce durante il movimento della camminata.

Questo porta nel tempo a cambiamenti strutturali e funzionali dell’ alluce.

Perchè si sviluppano le problematiche dell’alluce e  l’alluce rigido

Come per tutte le problematiche dell’alluce, le cause possono essere svariate e concomitanti. Si parte da una predisposizione strutturale. Solitamente sviluppa l’alluce rigido chi ha il secondo dito più lungo del primo  e quindi l’articolazione dell’alluce più “bassa” delle altre dita.

Chi ha tale conformazione tenderà nella camminata ad usare il secondo dito, o meglio la seconda articolazione METATARSO FALANGEA, per staccare nell’ultima fase della camminata.

Questo porterà nel tempo ad un carico errato dell’avampiede con irrigidimento dell’alluce che resterà bloccato in dorsiflessione nella camminata.  Tale processo nel tempo causa l’infiammazione dell’articolazione che inizia ad anchilosarsi, cioè sviluppare un deposito di callo osseo.

 

 

Cosa comporta l’alluce rigido

Il paziente con questa problematica dell’alluce avvertirà dolore accentuato allo sforzo e che nelle prime fasi di sviluppo della problematica diminuirà con il riposo.

Tale problematica dell’alluce viene spesso confusa dal paziente con l’alluce valgo (la cosiddetta cipolla) soprattutto nei casi in cui  vi è lo sviluppo di una protuberanza ossea, spesso dolorosa.

In realtà tale patologia non prevede una deviazione in valgismo della prima articolazione metatarsofalangea come appunto nel caso dell’alluce valgo.

L’alluce limitus/rigido è caratterizzato da  una riduzione del movimento dell’alluce in camminata.

Cambiamento dell’appoggio del piede

L’alluce svolge un ruolo importantissimo nella deambulazione che è quello di dare la spinta finale e propulsiva che permette al piede di compiere il passo successivo.

Quindi tale patologia predispone a molteplici problematiche posturali  in quanto il piede dovrà trovare un modo alternativo per compiere il passo.

Gli effetti dannosi secondari sulla postura riguardano le ginocchia e il bacino.

Effetto a cascata delle problematiche dell’alluce

Tutte le problematiche dell’alluce innescano dei meccanismi secondari che se trascurati nel tempo possono evolvere in problematiche ben più serie e di difficile gestione conservativa.

Gli effetti iniziali riguardano prevalentemente lo sviluppo di callosità da errato carico e problematiche delle unghie.

Le callosità saranno localizzate inizialmente nel lato esterno dell’alluce e se presente la “cipolla” cioè la sporgenza articolare, potrebbe essere presente anche sulla stessa come un eloma o occhio di pernice.

Per quanto riguarda l’unghia invece, il primo campanellino dall’alrme che ci avvisa che si sta sviluppando una delle problematiche dell’alluce è il cambiamento del aspetto dell’unghia del primo dito, inizialmente e successivante anche delle altre.

Inizialmente l’unghia dell’alluce apparirà ingiallita o biancastra a causa dell’eccessivo urto con la scarpa o con il secondo dito. Lo stress meccanico eccessivo e costante nel tempo danneggerà la lamina ungueale manifestandosi con onicolisi e onicodistrofia.Non è raro inoltre che chi sviluppa problematiche dell’alluce abbia un unghia incarnita almeno una volta nella vita.

Questo sempre in seguito all’eccessiva pressione intorno all’unghia.

Cosa fare

La patologia viene valutata dal podologo attraverso l’esame obiettivo del piede.

Avvalendosi di determinati test specifici valuterà il grado della problematica dell’alluce e provvederà al corretto trattamento.

La valutazione posturale del piede è molto importante ai fini del confezionamento di un’ortesi plantare correttiva o compensativa.

Il trattamento consiste nell’applicazione da parte del Podologo di feltraggi (padding) e ortesi plantari con un sostegno per il primo raggio che permettano di sostituire la mancata azione propulsiva nel ciclo del passo. Nei casi più gravi si ricorre all’ intervento chirurgico effettuato dallo specialista Ortopedico.