esempio di pelle macerata interdigitalmente.

esempio di eccessiva secchezza cutanea localizzata al tallone.

prima di chiarire quale sia il ruolo del podologo nella gestione del piede dell’anziano (geriatrico), ci sofferemeremo su quelle che sono le principali problematiche conseguenti all’invecchiamento.

Grazie alla combinazione di una serie di fattori che vanno dalla riduzione della mortalità infantile, l’avanzare delle tecniche chirurgiche e dei trattamenti medici e, cosa molto importante, l’evoluzione della società, l’aspettativa di vita è aumentata in maniera importante nell’ultimo secolo

E’ risaputo che le persone anziane possono sviluppare, in seguitoa patologie secondarie o semplicemente per via dell’avanzare dell’età, una serie di problematiche a livello dei piedi e dell’arto inferiore molto serie e che non vanno minimizzate e trascurate in quanto possono influire negativamente sulla qualità della vita del soggetto geriatrico.  Il podologo può contribuire, attraverso la prevenzione e l’assistenza, a tenere sotto controllo  o, quando possibile, prevenire tali problematiche tipiche del piede geriatrico.

Tra le problematiche in questione, le più comuni sono:

  • UNGHIE DISTROFICHE ED ISPESSITE: Una delle più comuni problematiche del piede geriatrico riguarda sicuramente l’ autogestione da parte del paziente delle proprie unghie in quanto queste, con l’avanzare dell’età frequentemente evolvono in una condizione definita onicauxi  ovvero un eccessivo ispessimento della lamina ungueale e che può causare onicomicosi. Inoltre un unghia eccessivamente spessa porta alla formazione di calli subungueali (onicofosi) che possono evolvere in distacco totale e/o parziale dell’unghia dal letto ungueale (onicolisi). Un’altra tipologia di unghia distrofica, ispessita definita onicogrifosi può manifestarsi nell’anziano in seguito o meno a traumi della matrice dell’unghia. La gestione delle proprie unghie per l’anziano può talvolta diventare qualcosa di estremamente complicato, con conseguenze sulla propria igiene personale e decadimento dell’umore per mancanza di autonomia. La scarsa igiene personale conseguente a tale difficoltà associata alla frequente compromissione circolatoria periferica in età geriatrica può portare a cambiamenti della struttura della lamina ungueale rendendola più vulnerabile alle micosi e infezioni batteriche.
  • ALTERAZIONI DELL’IDRATAZIONE CUTANEA: Altra problematica molto comune del piede geriatrico è la macerazione della pelle, conseguenza di uno squilibrio dell’idratazione cutanea o in seguito a utilizzo di calzature inappropriate o presenza di deformità delle dita che costrette in anomale posizioni urtano tra loro con conseguente infiammazione e macerazione. La macerazione della cute è assolutamente da non sottovalutare in quanto porta a lesioni cutanee che una volta aperte costituiscono terreno fertile per il deposito di batteri o spore fungine e possono evolvere in vere e proprie ulcerazioni. Allo stesso modo un’eccessiva secchezza cutanea, anch’essa frequentemente associata alle alterazioni dell’idratazione cutanea dell’anziano, può dare vita a lesioni cutanee ed esporre al rischio di infezioni.

 

  • ALTERAZIONI MUSCOLOSCHELETRICHE: l’alterazione  della massa muscolare è conosciuta con il termine “sarcopenia” e quella che si manifesta in relazione all’invecchiamento come “sarcopenia senile”. Tra i 20 e i 60 anni la massa muscolare si riduce di circa il 40% (Porter at al. 1995) così come si riduce la capacità di allungamento dei muscoli di circa il 30%  (Doherty 2003);  L’invecchiamento porta cambiamenti anche a livello di tendini e legamenti  e all’insorgenza di osteoporosi. Tali alterazioni muscoloscheletriche nel complesso causano una serie di difficoltà che intaccano pricipalmente l’equilibrio dell’anziano aumentando il rischio di cadute.

Il ruolo del podologo è quello di effettuare una educazione sanitaria sul paziente geriatrico mettendolo a conoscenza di tutte le eventuali problematiche che potrebbe riscontrare e suggerendo dunque un’approccio quotidiano preventivo delle stesse. A partire dalla gestione della propria igiene quodiana  finendo a richiedere la consulenza di un esperto i consigli del podologo saranno:

  • affidarsi ad un esperto per il taglio e l’igiene delle unghie;
  • chiedere aiuto ai familiari se si hanno difficoltà nella gestione quotidiana della propria igiene;
  • tenere sotto controllo lo stato di idratazione della cute: mantenere un ambiente cutaneo idratato evitando eccessiva umidità che potrebbe causare macerazione ma anche eccessiva secchezza che potrebbe causare fissurazioni;
  • scegliere creme e detergenti cutanei adatti al proprio tipo di pelle e problematiche generali qualora presenti;
  • asciugare bene la pelle dopo il lavaggio con particare attenzione alla pelle tra le dita: ci si può avvalere dell’uso di un asciuga capelli mantenuto a debita distanza econ aria tiepida;
  • utilizzare calzature corrette ed specifiche alle proprie esigenze e morfotipo podalico (tipo di piede) che diano supporto articolare, abbiano una tomaia morbida e automodelante e che mantengano all’interno un ambiente fresco ed asciutto;
  • proteggere i piedi evitando di camminare scalzi: camminare scalzi può aumentare il rischio di ferirsi accidentalmente e contrarre infezioni batteriche o fungine; inoltre è stato dimostrato che negli anziani aumenta il rischio di cadute.